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Kenya, safari e non solo

Uno dei tanti sogni che avevo nel cassetto era quello di fare un safari in Africa. Sogno che ho da quando vidi il Re Leone. Mi ha sempre gasato l’idea di vedere quei meravigliosi animali nel loro habitat naturale: la Savana.

Atterro all’aeroporto di Mombasa, seconda città più grande del Kenya dopo la capitale Nairobi e subito vengo assalito dai procacciatori di turisti che propongono qualsiasi cosa pur di spillare soldi alla gente. Il Kenya è attraversato dall’equatore e il caldo in questa metropoli è davvero insopportabile ed è reso ancora più pesante dall’inquinamento prodotto dai vecchi veicoli in circolazione e dalle numerose fabbriche presenti.

Salgo sul bus che mi porterà a Malindi, località balneare e ricca di villaggi turistici essendo molto vicina alla meta principale del turismo kenyota: Watamu. Ovunque sento parlare italiano e chiedendo in giro mi dicono che qui il turismo è prevalentemente costituito da cittadini italiani.

Arrivato a Malindi prenoto il tanto aspettato safari scegliendo il pacchetto 2 giorni\1 notte dormendo in un lodge presente all’interno della Savana. Avrei preferito pernottare in un campo tendato per vivere un’esperienza a contatto coi rumori della Savana ma purtroppo la pioggia dei giorni precedenti rende impossibile questa opzione.

Il Parco Nazionale dello Tsavo è un’area naturale protetta con una superficie di oltre 21000 km2. Per la sua grandezza è stato a sua volta suddiviso in due parti:

  • Parco Nazionale dello Tsavo Orientale (Tsavo East);
  • Parco Nazionale dello Tsavo Occidentale (Tsavo West)

Il mio pacchetto prevede l’ingresso allo Tsavo East. Giunto con le jeep all’ingresso del parco, pago il biglietto d’accesso al parco direttamente ai ranger presenti e la Savana si presenta subito davanti ai miei occhi nella sua vastità. Nel tragitto osservo immense pianure secche, spinosi cespugli, numerosi arbusti che nelle ore più calde assicurano agli animali un po’ di ombra e riposo ed alcuni stagni paludosi vicini ad un fiume.

In questo parco è possibile vedere i famosi animali soprannominati i “Big Five” che sono: Elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo.

Ovviamente sono presenti moltissimi altri animali quali: Ippopotami, ghepardi, giraffe, zebre, antilopi, coccodrilli, iene, gazzelle e svariate specie di uccelli.

L’esperienza del Safari ha soddisfatto le mie aspettative ma è stato molto dispensioso a livello di energie per il caldo soffocante presente nelle ore di punta. La maggior parte degli animali è visibile al mattino presto o in serata ma attenzione che qui il buio è molto pericoloso.

Dopo questa ennesima fatica accumulata in viaggio decido di rilassarmi nelle splendide spiagge di Watamu e Malindi.

In riva al mare è elevato il numero di ragazzi del posto che cantano, ballano, mangiano e vivono senza pensieri. Per ogni cosa rispondono “pole pole” che in lingua swahili significa “piano piano”. Sono persone molto povere ma che si godono meglio la vita rispetto a noi non avendo quello stress che spesso ci porta ad ammalarci. La vita è una e va vissuta appunto senza pensieri.

Hakuna matata!

Prima di lasciare questa meravigliosa terra, ho tempo per visitare una scuola infantile ed un villaggio Masai.

Il ragazzo che ogni mattina mi portava in spiaggia col suo tuk tuk mi aveva promesso di portarmi a visitare il suo piccolo e povero villaggio poco distante dai resort. In cambio mi ha detto semplicemente di comprare qualcosa da mangiare o bere per i bambini. Biscotti, crackers, succhi di frutta che saranno poi divisi equamente dal capovillaggio.

E’ stato un piacere poter assistere a questa scena che mi ha fatto molto riflettere sugli episodi di egoismo a cui sono abituato nella nostra società.

Jambo!

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